Il cammino dell'Anima

Dove si sviluppa: 

Il Cammino dell’Anima (dal Santuario di Dinnammare alla Basilica Santuario di Tindari in 6 giorni) si dipana per 120 km seguendo in parte la Dorsale dei Peloritani, detta anche strada militare o “regia trazzera”, un’antica via di comunicazione, usata probabilmente anche dai romani. Oggi è inserita nel progetto Sentiero Italia. La stretta catena montuosa dei Monti Peloritani è una sorprendente balconata panoramica incastonata tra lo Stretto di Messina e l’Etna. Tra panorami sterminati e una morfologia del territorio fatta di picchi, crinali, fenditure, burroni, gole profonde e inaccessibili, corsi d’acqua, fiumare, questo affascinante itinerario ricorda i sentieri delle Ande peruviane. L’associazione escursionistica Camminare i Peloritani (camminareipeloritani.it) da anni è impegnata nella valorizzazione del territorio. Anche grazie all’opera del suo presidente Pasquale D’Andrea e del coordinatore del progetto Padre Giovanni Lombardo (autori anche del libro Camminare e raccontare i Peloritani) è nato Il Cammino dell’Anima, spartiacque tra Ionio e Tirreno. Tra gli affacci indimenticabili che le varie “finestre” del Sentiero offrono ai camminatori, c’è in particolare quello sullo Stretto e sul porto naturale, a forma di falce, di Messina. La cima del Dinnammare, dove è possibile ammirare lo straordinario paesaggio dei due Mari, è anche uno dei luoghi di posta più importanti al mondo per osservare degli uccelli migratori. I Monti Peloritani sono, infatti, un vero e proprio collo di bottiglia in mezzo al mare, nel quale gli uccelli si riposano durante il loro sensazionale viaggio primaverile dall’Africa al nord Europa.

 

Descrizione cammino: 

Il Cammino dell'Anima è un trekking di 6 giorni che attraverso la dorsale dei Peloritani unisce il santuario di Dinnammare, posto sull’omonimo Monte a 1127 mt di altezza, al Santuario della Madonna di Tindari nel comune di Patti che si affaccia sulla Costa Tirrenica. E' stato ideato e realizzato da uno degli escursionisti messinesi più appassionati, Pasquale D'Andrea, conoscitore e instancabile camminatore e presidente dell’associazione escursionistica “Camminare i Peloritani”. Il Santuario di Dinnammare sorge sulla cima del monte ed è il punto di partenza. Il nome deriva dal latino “bimaris”, poiché dalla sua vetta è possibile godere della visione dei due mari Ionio e Tirreno. Splendida anche la vista sulla Città di Messina e sullo Stretto. La Basilica Santuario di Maria Santissima di Tindari o Santuario della Madonna Nera sorge sulla sommità del colle omonimo e domina i laghetti di Marinello inseriti in una Riserva Naturale Orientata. Questo cammino è stato realizzato sullo stile dei Cammini spirituali (quali, per esempio, Santiago), ed introdotto da qualche anno nell’atlante delle “Vie Sacre di Sicilia” e recentemente nel sito nazionale camminiditalia.org. Un cammino, che come i più blasonati, punta a diventare costante ed indipendente e, nonostante l’orientamento religioso, non sia percorso solo da pellegrini ma da tutti coloro che hanno profondo amore per la natura e per il camminare. La prima edizione, in via sperimentale, si è svolta nel 2014. Oggi grazie alla collaborazione con l’Università di Messina, con il Suo delegato al turismo Prof. Filippo Grasso, e l’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela, attraverso Padre Giovanni Lombardo, direttore artistico della Rassegna Diocesana Armonie dello Spirito e referente per i cammini, diventa uno dei fiori all’occhiello del trekking sui Peloritani. Messina, Fiumedinisi, Mandanici, Antillo, Fondachelli Fantina, Novara di Sicila, Tripi, Basicò, Oliveri, i comuni che offrono la loro collaborazione ed ospitalità mettendo a disposizione le loro strutture ricettive. Una comunione di intenti volta al rilancio delle piccole realtà locali nello sviluppo e nella promozione turistica del territorio. Si percorrono giornalmente una media di 20 km per un totale di 125 km, attraversando tutta la catena dei Monti Peloritani, ammirando da vicino le cime più alte, godendo di magnifici panorami sui due mari, attraversando aree boschive, colline coltivate, torrenti e piccoli borghi che custodiscono intatta la loro genuinità. Non mancano gli spunti storico­culturali, la visita a chiese, monumenti e castelli e l’esperienza delle peculiarità enogastronomiche locali. Il cammino costituisce sempre una nuova sfida, una nuova prova per escursionisti o pellegrini, avvezzi a lunghi cammini giornalieri. È un viaggio che permette di assimilare profumi e colori del posto, assaporare i valori dell’ospitalità, entrare in contatto con la cultura locale e respirare l’autentica anima del territorio. Ogni cammino è un’occasione di crescita personale o spirituale alla scoperta del proprio mondo interiore.


Descrizione Tappe

Prima tappa:

Dal Santuario di Dinnammare di Messina, da dove è possibile ammirare lo spettacolare panorama sullo stretto e i due mari, si imbocca il sentiero alle spalle del Santuario, punto più alto del monte 1127 m. Si scende fino a raggiungere la Dorsale dei Peloritani, si attraversa Portella Larderia ed in un saliscendi, ammirando continuamente i panorami sui due versanti sulle cime più alte, si toccano Case Maressa, il rifugio di Pizzo Bottino, purtroppo in disuso e Piano S. Calorio, con l’omonimo abbandonato rifugio. Lasciando tutte le deviazioni che, a lisca di pesce, collegano la Dorsale ai borghi collinari e vallivi su entrambi i versanti, si passa accanto a Pizzo della Moda (1015 m) e, con un’impegnativa salita accanto a Pizzo Cavallo (1040 m). Il paesaggio è dominato dalla maestosità di Monte Scuderi (1253 m), mentre sulla destra si ammira la Piana di Margi. Dopo aver toccato la Fonte Acqua Lima, si imbocca, verso sinistra, la sterrata che scende verso la Contrada Santissima del Comune di Fiumedinisi, ove è situata la tipica Chiesetta rurale, ricadente in un fondo privato, di Maria della SS. Trinità, ritenuta dai più un Santuario, perché meta di pellegrinaggio il primo sabato e domenica di settembre, da centinaia di anni. La Chiesa, oggi molto modesta e piccola, faceva parte del vicinissimo Convento Carmelitano della SS. Trinità, del quale si intravedono ormai soltanto i ruderi. Nei pressi troviamo un sito di grande interesse naturalistico ed escursionistico: le Gole della Valle degli Eremiti. Continuando a percorrere Tappe il torrente in discesa verso Fiumedinisi, dopo circa 4 km si raggiunge l’Agriturismo Casale Rumanò dove si conclude la prima tappa. È possibile raggiungere il borgo di Fiumedinisi proseguendo a piedi per 5 km circa, oppure usufruendo del servizio di transfert, contattando la proloco, i B&B locali, oppure gli ideatori del cammino

Scheda tecnica:

Località di partenza: Santuario di Dinnammare (Colli Messinesi)
Località di arrivo: 
Contrada Rumanò
Difficoltà: 
EE
Lunghezza del percorso: 
23,7 km
Quota più Bassa: 
455 m
Quota più Alta: 1127 m
Tempo di percorrenza:
8 ore

Accoglienza ed Ospitalità
Santuario Madonna di Dinnammare: 090730247
Casale di Rumanò Agriturismo: 0942771474 (Contrada Rumanò, Fiumedinisi)
La Dimora di Dioniso B&B: 3661172791(Fiumedinisi)

Il Covo dei Re B&B: 3392269011(Fiumedinisi)


Seconda Tappa: 

Da Contrada Rumanò (Fiumedinisi) si percorre, in discesa, la strada agricola che conduce al borgo di fiumedinisi, per circa 3,4 km. Arrivati alla confluenza tra il Nisi e il Torrente Capitanello, si lascia la strada asfaltata per risalire l’affluente verso destra, dopo l’attraversamento di un ponticello. Dopo un paio di km circa si imbocca una pista forestale, a tratti ripida, che risale il versante destro orografico del torrente e si attraversa la contrada forestale Brunno, nel territorio del Bosco San Ferdinando, appartenente al comune di Nizza di Sicilia. Raggiunta Portella Riti si prosegue sulla sterrata verso valle, attraversando un territorio brullo e più volte colpito da incendi. Superato, sulla sinistra un grande ovile con recinto in muretto a secco, si incontrano terreni coltivati a ulivo e vite. Man mano che si scende di quota si intravede il borgo di Mandanici, punto di arrivo. Lungo tutto il percorso, non mancano panorami sulle vette più alte dei Peloritani e sul versante Ionico, e anche tanta biodiversità e macchia mediterranea.

Scheda tecnica:

Località di partenza: Contrada Rumanò (Fiumedinisi)
Località di arrivo: Mandanici
Difficoltà: EE
Lunghezza del percorso: 16,5 km
Quota più Bassa: 178 m
Quota più Alta: 
1015 m
Tempo di percorrenza: 7 ore

Accoglienza ed Ospitalità
Albergo diffuso (Mandanici): Sebastiano Ravidà 3475356349
Overland Bar Ristoro: 3423860048
Taglieri e Bicchieri: 3291441656


Terza Tappa:
Il tratto iniziale della terza tappa comporta un certo impegno, in quanto, partendo dal Torrente Dinarini, si dovrà affrontare un dislivello che porta al Piano del Lupo (è possibile richiedere servizio transfert per questo tratto impegnativo). Da questo, lungo una sterrata, si prosegue verso il Vallone di Misitano, attraversandolo in un tratto in saliscendi e coperto da bellissimi esemplari di pini, querce, castagni, lecci e platani, in un territorio visibilmente provato da frane e smottamenti. Si torna sulla Dorsale dei Peloritani nei pressi di Pizzo Vernà dove si imbocca la sterrata a mezza costa, sulla sinistra del monte che si dirige verso Piano di Vernà, con la grande omonima area attrezzata. Proseguendo inizia la discesa verso il borgo di Antillo. Attraversato l’abitato si imbocca la strada asfaltata che, dopo il ponte sulla fiumara, sale in lieve pendenza fino a raggiungere Contrada Silipà dove è situato l’Agriturismo Bongiorno.

Scheda tecnica:

Località di partenza: Mandanici
Località di arrivo: Contrada Silipò (Antillo)
Difficoltà: EE
Lunghezza del percorso: 23,5 km
Quota più Bassa: 415 m
Quota più Alta: 
1032 m 
Tempo di percorrenza: 8 ore


Accoglienza ed Ospitalità

Agriturismo Bongiorno (Antillo): 3317010299 - 3938781584


Quarta Tappa:

Dalla Contrada Silipà (Antillo), si prosegue verso monte, in salita, incontrando inizalmente delle strutture abitative agricole. Nei pressi della Campana della Pace si svolta verso sinistra e si sale verso monte Paiano, per raggiungere la dorsale dei Peloritani. Raggiunta questa, spartiacque tra Antillo e Fondachelli Fantina, caratterizzata dalla presenza ingombrante delle pale eoliche e anche da bei panorami, si imbocca, sulla destra, la strada asfaltata in discesa che conduce alle frazioni di Figheri ed Evangelisti. Questo tratto è contrassegnato dalla segnaletica del SI Cai. Si prosegue lungo la SP97 di Fondachelli Fantina, in salita, e dopo numerosi tornanti si raggiunge la SS185 di Sella Mandrazzi. Il tratto è dominato dalla Rocca Salvatesta 1340m, seconda cima dei Peloritani. Si prosegue in discesa lungo la SS verso il Borgo di Novara di Sicilia. È possibile anche spezzare la quarta tappa aggiungendo un pernottamento a Fondachelli Fantina, presso il Centro Le Miniere.

Scheda tecnica:

Località di partenza: Contrada Silipò (Antillo)
Località di arrivo: Novara di Sicilia
Difficoltà: EE
Lunghezza del percorso: 24,2 km (con dislivello impegnativo)
Quota più Bassa: 517 m
Quota più Alta: 
1000 m 
Tempo di percorrenza: 8 ore

Accoglienza ed Ospitalità
Albergo diffuso (Novara di Sicilia): Salvatore Buemi 3397694934


Quinta Tappa:

Da Novara di Sicilia si imbocca una stradella agricola che conduce alla fiumara di Novara. Si percorre la sterrata che costeggia il ghiaioso e largo greto fino ad arrivare alle pendici di Monte Castello, ove è arroccato l’abitato di Tripi. Sulla sinistra, si imbocca il torrente di Tripi sino ad incrociare, sulla destra, la sterrata in salita che arriva sulla SP115, da dove si prosegui sino alla frazione di S. Cono. Superato l’abitato della piccola frazione, si imbocca la SP114 sino al borgo di Basicò.

Scheda tecnica:

Località di partenza: Novara di Sicilia
Località di arrivo: Basicò
Difficoltà: EE
Lunghezza del percorso: 15,500 km
Quota più Bassa: 234 m
Quota più Alta: 
643 m 
Tempo di percorrenza: 6 ore

Accoglienza ed Ospitalità

Albergo diffuso (Basicò): Antonio Cotone 3451825138



Sesta Tappa:

Partendo dall’abitato di Basicò, si imbocca via Frassinelli per immettersi nella SP158. Lungo il percorso si incontra una piccola rotonda con deviazione a sinistra che si immette in una strada asfaltata di cresta con affacci sul Santuario di Tindari. Proseguendo in discesa costante si arriva all’area cimiteriale di Belevedere/Falcone. Nei pressi della frazione di Belvedere, si percorre una larga strada asfaltata che costeggia i viadotti autostradali fino all’abitato di Sant’Anna, frazione di Oliveri. Spostandosi sulla via nazionale, si imbocca la SP105 che conduce al lungomare di Oliveri dove, nei pressi di Marinello, inizia il sentiero Coda Di Volpe, sentiero spettacolare con panorami sulla riserva naturale dei Laghetti di Marinello. Lo stesso sentiero porta dinnanzi al Santuario di Tindari, meta finale del cammino.

Scheda tecnica:

Località di partenza: Basicò
Località di arrivo: Santuario Madonna del Tindari
Difficoltà: EE
Lunghezza del percorso: 17,3 km
Quota più Bassa: 10 m
Quota più Alta:
 
547 m
Tempo di percorrenza: 6 ore

Accoglienza ed Ospitalità

Santuario Madonna del Tindari: 0941369003


Sono disponibili su richiesta:
-Credenziale del cammino
-Libretto informativo del cammino
-Gadget

Per info: 3892537328 - 3474962311 
Mail: camminarepeloritani@yahoo.it



Camminare i Peloritani organizza il trekking sulla dorsale dei Peloritani, tappe singoli o tour completo, per gruppi organizzati.
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