Il sentiero dei Mulini di Cumia

DOVE SI SVILUPPA:
Ci troviamo in Sicilia, ed esattamente nel borghi di Cumia inferiore e Cumia superiore. due dei  tanti borghi collinari della città di Messina, incastonati nella catena montuosa dei Peloritani, tra vallate e fiumare dove bellezze naturalistiche e paesaggistiche ne fanno da padrone. La presenza dei numerosi mulini, realizzati per sfruttare la ricchezza d’acqua del torrente Cumia, testimonia anche l’intensa attività agricola che interessava il territorio. Oltre al grano, importante era anche la viticoltura e, nella seconda metà del ‘900, la floricolutura e il vivaismo, di cui si conserva ancora qualche traccia, con piante di mimosa, glicine, bambù, palma, camelia, ortensia, gardenia. Quest’ultima specie floristica ha rappresentato un simbolo di Cumia Superiore, tanto che per alcuni anni nel casale è stato realizzato l’importante concorso Gardenia d’Oro. Si ricorda anche il miracolo delle gardenie compiuto da S. Annibale Maria di Francia, nei confronti di Lorenzo, fioraio di Cumia che, nell’entrare in città, stava per perdere il guadagno dell’intera giornata perché i fiori erano caduti nel fango dal cesto in cui venivano trasportati, a piedi, dal villaggio al centro città. Il santo canonizzato nel 2004, dopo averlo visto e ascoltato la sua esclamazione “sia fatta al volontà di Dio!”, raccolse le gardenie e le rimise nel cesto miracolosamente intatte e con tutta la loro nivea bellezza!

Descrizione:
Il sentiero attrezzato è stato realizzato dalla cooperativa Valli Basiliane.

Il Sentiero dei Mulini è un percorso escursionistico ad anello della lunghezza di circa 2 km, alla scoperta delle bellezze storiche e paesaggistiche della Vallata di Cumia. In particolare consente di visitare i vicoli e le chiese dei villaggi, gli antichi mulini ad acqua, i tipici muretti a secco, le grotte e i rifugi bellici, nonché la bellezza dei panorami e la biodiversità naturalistica delle coltivazioni, della macchia spontanea e dell’ambiente torrentizio. Si snoda tra i casali di Cumia Inferiore e Cumia Superiore, all’interno del comune di Messina, percorrendo le vecchie mulattiere che in passato costituivano la viabilità principale della vallata, prima della costruzione della strada comunale risalente a metà circa del secolo scorso. Punto di partenza può essere uno dei due casali. Si propone la partenza dal capolinea del bus urbano, nella Piazza di Cumia Superiore. Inoltrandosi nei vicoli a partire da quello in cui si trova l’unica bottega di alimentari ancora esistente, si raggiunge il sagrato della chiesa parrocchiale S. Maria Annunziata, all’interno della quale si possono ammirare gli altari marmorei settecenteschi e una tavola dell’Annuciazione del ‘600. Attraversando stretti vicoli e infine il vialetto di contrada Aria, si raggiungono le ultime abitazioni dove inizia il sentiero attrezzato. La mulattiera, delimitata da staccionata per consentirne le fruizione in sicurezza, è stata realizzata scolpendo la parete rocciosa a strapiombo. Percorrendola è possibile ammirare numerose scalinate in pietra, un cunicolo scavato nella roccia metamorfica scistosa utilizzato come rifugio antiaereo durante la II Guerra Mondiale, nonché i bellissimi panorami che spaziano dal torrente, al casale di Cumia Inferiore fino allo Stretto di Messina. In corrispondenza di una larga scalinata si prosegue verso destra raggiungendo il torrente e uno dei 4 mulini ad acqua, quello meglio conservato Dal mulino, attraverso scalinate in pietra si raggiunge rapidamente un tratto del torrente caratterizzato dalla presenza di secolari piante di pioppo, adiacenti a ruderi di altri mulini e, nelle vicinanze, un boschetto di pini domestici frutto di opera di rimboschimento per contrastare il dilavamento delle pendici scoscese e rocciose dei fianchi della vallata. Lungo il torrente affiorano imponenti rocce di colore grigio scuro, quasi nerastro. Si tratta di paragneiss biotitici che, insieme ai micascisti e ai granitoidi (questi ultimi ideali per scolpire le pietre da macina) rappresentano una parte consistente delle rocce dell’unità geologica dell’Aspromonte, che contraddistingue la parte nordorientale dei Monti Peloritani. Si prosegue in discesa seguendo la mulattiera che porta a Cumia Inferiore, lungo il torrente. Si possono ammirare alberi di noce e pioppo, nonché erbacee come felci, calle e la tipica vegetazione che cresce nelle aree fluviali e torrentizie, giardini in stato di abbandono e in parte ancora coltivati. Dopo meno di un km dai mulini si raggiunge il casale di Cumia Inferiore che a differenza del casale superiore, cresciuto in posizione collinare con ampie vedute sulla città di Messina e il suo Stretto, è adiacente al torrente, in posizione nascosta alla vista dal mare, con numerose serre ancora visibili, testimonianza dell’intensa attività florovivaistica. La chiesa di Cumia Inferiore, con altari settecenteschi, tavole e tele del seicento e qualche testimonianza del ‘500, è dedicata a S. Marina. Interessante il quadro di fattura sette-ottocentesca, di S. Teoctisto, egumeno bizantino vissuto nell’VIII secolo. L’interesse riguarda non tanto la fattura del quadro, quanto la testimonianza, supportata dalle tradizioni tramandate oralmente dagli abitanti locali, di una piccola laura basiliana di cui rimane qualche traccia nel torrente Cumia a monte dei mulini e nelle numerose piccole grotte di tipo eremitico sparse nei fianchi della vallata, in posizione spesso scoscesa ma panoramica. La presenza dei basiliani, collegata agli importanti monasteri delle valli limitrofe di S. Filippo Bordonaro, rappresenta un dato storico che testimonia l’origine dei casali stessi. Visitata la chiesa e qualche vicolo del villaggio si torna al punto di partenza attraverso una scalinata in muratura che, in tempi recenti, ha sostituito l’antica e tipica mulattiera dei casali peloritani, con scalinata in pietra, incassata tra muretti a secco, la cosiddetta Roccadura, per molti secoli la più importante via di collegamento tra i due casali. Effettuando delle brevi deviazioni è possibile visitare anche antichi palmenti, un altro rudere di mulino ad acqua e un rifugio bellico caratterizzato dalla forma semicircolare, con due punti di accesso e 4 piccole camere all’interno che offrivano riparo ad altrettante famiglie.

Contatti Coop. di comunità Valli Basiliane:

Annalisa Currò: 3806842382
Giuseppe Sanzone: 3669900753
Mail: vallibasiliane@gmail.com

Scheda Tecnica :
Punto di partenza: Piazza di Cumia Superiore
Lunghezza percorso: 2 Km
Quota più Bassa: 260 m
Quota più Alta: 390 m

Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 1/2 ore
Punti acqua: nei due borghi che si incontrano

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